La camicia sartoriale si distingue anche per i dettagli che, spesso, fanno la differenza e ai quali Antonella riserva un’attenzione particolare. Sono queste le caratteristiche da cui è possibile cogliere l’amore che guida una sarta che ama questa nobile ed antica tradizione.

Nella lavorazione di ogni camicia, il taglio è effettuato a mano con l’utilizzo delle forbici. Successivamente le diverse parti vengono assemblate con le cucitrici. La chiusura all’inglese è uno dei particolari più importanti delle nostre creazioni: ogni parte che compone una camicia viene raccordata con due cuciture, la prima unisce i lembi di stoffa, la seconda ne determina la ribattitura all’inglese.

Anche la cucitura rientra tra i dettagli che segnano le peculiarità di una camicia: sia quella alla spalla che quella alla manica vengono effettuate a mano, per garantire adattabilità e vestibilità perfette ed evitare le tensioni prodotte dalle macchine.

Procedimento analogo per la ribattitura della parte interna del girocollo anche se è l’asola, il punto in cui si concentra maggiormente il lavoro sartoriale. Essa è formata da decine di piccoli nodi che la rendono perfetta nel tempo.

Un vezzo tipico della tradizione sartoriale partenopea è il travetto, eseguito da Antonella in filo di seta sia sul lato bottoni, per assicurare maggiore stabilità, sia sulla finta della manica. Come la mouche, il piccolo triangolo di tessuto che rinsalda i quarti della camicia.

Ed infine, l’ultimo dettaglio, quello che conferisce raffinatezza all’intero prodotto: il bottone, in pura madreperla, cucito a mano con il sistema detto “a giglio”.

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